giovedì 16 giugno 2016

Nuovi incroci di sementi ..biodiversità partecipata!

Questo è il lavoro di incrocio sementi che stiamo facendo a campiaperti...in collaborazione con un genetista visionario creativo italiano Ceccarelli che è riuscito a far cambiare idea anche a vandana shiva...un illuminato! Ma x sta collaborando con la produzione di zucchine ..anche se i 3 /4 sono state mangiate dalle lumache..che sono poi finite nella pancia delle galline! perché anche le lumache quando sono spietate occorre intervenire!!
Quello che mi piace ricordare è che grazie ai contadini di campiaperti si avranno sapori nuovi, colori nuovi di zucchine , pomodori e soprattutto piante resistenti che richiederanno meno sostegno.e non sto parlando di varietà antiche..ma nuovi incroci creativi!.quindi quando vi troverete questi nuovi sapori non cercate i sapori piatti delle zucchine bianche o dei soliti pomodori solo belli da vedere...quelli sono i sapori piatti a cui l'agroindustria ci ha abituati!
Occorre ricordare che la biodiversità significa anche biodiversità di nutrienti..più vitamine, più flavonoidi, più polifenoli...insomma una ricca gamma di antiossidanti!

Di seguito il documento condiviso da noi contadini bio sul sito di Campiaperti

Forse già sapete che negli ultimi decenni stiamo assistendo ad una rapida diminuzione dell’agrobiodiversità, cioè del numero e della varietà delle piante coltivate, e forse sapete anche che parallelamente a questo il mercato mondiale dei semi continua progressivamente a concentrarsi nelle mani di poche aziende multinazionali che promuovono la diffusione di sementi sempre più uniformi. La diminuzione della agrobiodiversità nei campi causa anche una minore diversità del nostro cibo.

Reagire a questo catastrofico impoverimento è possibile! La risposta si chiama selezione genetica partecipativa ed evolutiva. Se riportiamo il miglioramento genetico e la produzione delle sementi nelle mani dei contadini possiamo ricominciare a diffondere varietà geneticamente diversificate che si possono adattare ai diversi ambienti e ai cambiamenti climatici; possiamo ricominciare a scegliere cosa coltivare; possiamo contribuire a diffondere biodiversità invece che uniformità. Questo aiuta anche a migliorare la nostra salute, visto che l’aumento di molte malattie tra cui i tumori, è stata messa in relazione con l’uniformità del cibo, conseguenza della diminuzione della agrobiodiversità.

Queste zucchine sono il primo piccolo passo: abbiamo ricevuto questi semi da un Istituto di Ricerca del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e con la consulenza del genetista Salvatore Ceccarelli, che da anni promuove il miglioramento genetico partecipativo ed evolutivo, proveremo a selezionarle e ad adattarle alle diverse condizioni delle nostre aziende.

Se in questo percorso ci aiutate accettando di provare, con un po’ di curiosità e apertura, zucchine diverse dal solito, anche voi darete un contributo a questo percorso.

Coltiviamo insieme la biodiversità ……. e poi mangiamola!!

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