giovedì 4 giugno 2020

Verso l' ISOLA POSSIBILE.

Una cara amica mi ha inviato una cartolina magica con un veliero tridimensionale, il veliero di Peter Pan per giungere all'Isola che non c'è.
Come mi ha ricordato, noi su quel veliero ci siamo già e insieme, in un futuro che spero non sia troppo lontano, giungeremo all'Isola che non c'è.
Invito un numero sempre più ampio di persone a salire sul veliero e a raggiungerci muniti di fiducia in un altro mondo possibile.
Questo veliero non ci traghetta da una sponda all'altra verso gli inferi, ma fa qualcosa di grandioso permette di credere nei propri sogni e di trasformarli in realtà, un veliero che si nutre di sogni e non di paure e di sensi di colpa.
Quando ho aperto la lettera non ho potuto non pensare che devo sempre rimanere bambina e che, mai come in questo periodo, devo permettere ai bambini di collegarsi ai loro mondi invisibili e lasciare andare le paure indotte dagli adulti.
Se io invitassi qui in campagna i bambini a giocare, alimentare i loro sogni attraverso il gioco, mi basterebbe avere tutti i bambini qui senza genitori , mi basterebbe lasciarli giocare tra i campi, l'aia, con gli animali o da soli per vederli vivi immersi nei loro sogni senza maschere e senza mascherine dietro cui nascondersi e celare i propri volti. A loro basta poco, basta essere affiancati da comandanti coraggiosi e spensierati per andare senza paura verso l'Isola che non c'è !!
Da tempo sto pensando che per cambiare il presente dei bambini occorre lavorare sui loro genitori, per coltivare la creatività dei bambini, occorre rieducare i genitori all'utilizzo della fantasia, della creatività, così potremo insieme evitare di avere un sistema educativo, famigliare e scolastico, che si basa sul controllo e che si vuota di fiducia.
Dopo questi lunghi mesi di controllo sociale, ho potuto vedere come molti genitori abbiano acutizzato il loro attraverso i figli, già eccessivo; l'ho potuto vedere per esempio attraverso l'utilizzo indiscriminato delle mascherine  anche in età pediatrica.
Ma in tanti ci siamo posti molte domande sull'educazione in senso ampio, non solo legata all'ambito scolastico. Ho potuto parlare con genitori che si sono resi conto che i figli sono, per necessità organizzative, troppo spesso delegati ad altri, ad altri educatori e che il loro tempo per godersi la loro crescita ormai è fugace per colpa dei lavori a tempo pieno e della moltitudine di corsi e impegni extra scolastici.
Per la prima volta, dopo diversi anni di istruzione famigliare, ho sentito che alcune famiglie hanno mostrato una forte curiosità verso l'homeschooling, svuotata di pregiudizi rispetto al passato.
Una curiosità affiancata dalla necessità di riappropiarsi di una relazione non più fugace con i propri figli.
Quello che forse ancora non sanno è che fare homeschooling e ancora meglio unschooling rende i genitori comandanti di quel veliero diretto verso l'Isola che non c'è.
Ma ancora meglio, costruire una comunità reale di famiglie che si affidano ad un nuovo sistema educativo permette di salire tutti insieme su quel veliero.
Non si tratta di andare contro il sistema educativo dominante, ma di costruirne uno parallelo che inviti la comunità educante ad un confronto sui tanti vincoli imposti dall'educazione odierna.
Si tratta di costruire nuovi percorsi che meravigliosamente si potrebbero incrociare ed incontrare con gli altri, finalmente con l'intento di un confronto senza il timore da entrambe le parti di un giudizio subito.
Siccome ci piace sognare, sogniamo una comunità fluida, in grado di sostenersi l'un l'altro, salire sul veliero diretto verso i sogni, le proprie inclinazioni, le proprie passioni e questa potrebbe indurre il sistema scolastico a rivedere il proprio presente fatto di voti che alimentano un approccio alla vita neoliberista, fatto di nozioni memorizzate senza il piacere di apprendere.
Su questo veliero potremo finalmente salire giurando sul pieno rispetto della Costituzione Italiana  e rispettando l'articolo 3 della Costituzione, rimuovendo ogni ostacolo al pieno sviluppo della persona umana.
Io lo sento.... l'Isola che non c' è è sempre più vicina non è un miraggio e per guidare il veliero nella giusta direzione il  carburante è un nuovo modello educativo dove i sogni e la creatività diventano finalmente l'obiettivo sociale delle famiglie.

Vi aspettiamo!! Noi siamo già a bordo e qui l'amicizia è autentica!!!