sabato 25 novembre 2017

Facciamo comunità....tutti e tutte grandi e piccoli

Non lasciamoci avvinghiare da questo sistema che ci fornisce mille sistemi di controllo, di supporto; che ci fa sentire sicuri solo se troviamo un bravo medico, un grande educatore fuori dagli schemi, un buon prodotto alimentare magari certificato bio, iso, cee, haccp ...prodotto ue,  italiano certificato.
Lasciamoci trasportare dalla fiducia, quella vera che presuppone Amore per l' essere umano ma prima di tutto per noi stessi.
Iniziamo a fare comunità a vedere  prima di tutto in noi stessi il più grande ed affidabile medico, un medico meticoloso attento che giorno dopo giorno, pasto dopo pasto assapora i cibi affidandosi non tanto al loro sapore ma alla loro grande capacità  curativa.
Affidiamoci al nostro allenatore, quella voce interiore che ci accompagna, magari ogni giorno , nella nostra camminata, nella nostra pratica e che ci incoraggia  a continuare, quella voce che quando è scoraggiante non va compresa ma va derisa...magari con una parolaccia sana... perché un momento da dedicare al nostro corpo ed alla sua efficienza va sempre trovato.
Affidiamoci al nostro migliore  ortolano, la nostra terra attorno a casa che ci produce ciò che desideriamo, affidiamoci alla terra per capire se quell' ortaggio lo abbiamo trattato bene.
E così per i figli , affidiamoci all' isitinto di educatori, c' è in ognuno di noi.
Ma soprattutto iniziamo a fare comunità quella vera, dove ci si scambia informazioni con persone che ammiriamo e rispettiamo, abbiamo a disposizione una enorme comunità reale, ma anche virtuale, persone che troviamo nella rete e che sappiamo per esperienza diretta o indiretta che  consigliano con forza idee o aziohi in grado di evolverci.
La comunità può essere locale, anzi deve essere locale per quanto riguarda i bisogni primari, ma anche più ampia all' interno di più province limitrofe...questo per esempio per l' agricoltura quella bio ovviamente... la chimica in una comunità che rispetta l' essere umano e l' ambiente non può essere presa in considerazione.
Aiutiamoci anche nel  consigliarci prodotti che curano senza avere effetti collaterali pesanti, aiutiamoci a trovare cibo sano ad un prezzo accessibilie, costruiamo gruppi di acquisto, comperiamo insieme  magari prodotti curativi in internet visto il prezzo folle nelle farmacie italiane.
Facciamo attività fisica insieme, troviamo il tempo per condividere un viaggio insieme verso la città,  cerchiamo di dare valore a tutto il tempo in eccesso dedicato ad un lavoro spesso monotono e ripetitivo.
Cerchiamo, esigiamo tempo per fare comunità,  per crescere i nostri figli senza delegare, non perché ci pensiamo imigliori educstori, anzi ... con umiltà educhiamo alla non violenza, alla collaborazione, aprendo finalmente in modo definitivo gli occhi su una scuola che produce solo adulti dipendenti e competitivi.
A volte l' educatore umanamente profondo e efficace è vicino a noi e non ce ne siamo mai accorti...spesso siamo noi, con i nostri difetti.
E poi non dimentchiamo di smettere di essere così esigenti a livello educativo, mi spiego meglio...esigenti per quanto riguarda valori come la lealtà,  la sincerità,  la spensieratezza per me grande maestra di vita poiché permette di vivere e crescere grazie all' esperienza diretta... ma permissivi per quanto riguarda gli obiettivi di apprendimento misurati come si fa attualmente nel sistema scolastico.
Quegli obiettivi sono effimeri, sono un ammasso di nozioni accumulate, insensate che sovraccaricano le menti, le stancano, le vuotano da ogni possibile entusiasmo . Lasciamo che la vita nostra si riempia di esperienze dirette...certo sbagliando e se lo facciamo con la nostra, inevitabilmente lo faremo con quella dei nostri figli che sono costretti, per fortuna in questo caso :-) , a seguirci. Lasciamo che i nostri figli attraverso il tempo dell' esperienza diretta fscciano comunità nella nostra casa, condividendo i lavori quotidiani, quelli tanto stressanti per noi. Non facciamoceli portare via dai compiti scolastici, perché diventeranno  così un giorno bravi schiavi di una  azienda e non sapranno cosa significa avere diritti e tempo per sé,  e crescendo solo nella pratica mnemonica e non intuitiva,  non cresceranno accompagnati dall' autonomia, saranno perfetti consumatori di tutto ciò che è già pronto, facile da utilizzare e costoso, perché gli mancherà il tempo dell' ascolto di sé e ovviamente degli altri. E quindi ci catapulteremo tutti nell' Era della dipendenza, ma siccome questa dipendenza dai servizi ha portato ad una incapacità critica, credo sia fondamentale riappropiarsi o comunque ribellarsi a questo sistema educativo altamente competitivo che ha messo in trappola tutti, insegnanti, studenti e genitori ...rendendoli complici e necessari  uno all' altro, nonstante gli scontri ideologici.
E viaggiamo , viaggiamo non necessariamente dandoci obiettivi oltreoceano per stupirci, viaggiamo spesso anche pochi giorni per rompere quei noiosi schemi lavorativi che creano una routine deprimente.
Il tutto dentro questa comunità reale di amici che hanno tempo per educare, curare, coltivare cibo , festeggiare, costruire, danzare, fare tanto sport che a me piace tanto, anzi direi è la mia fonte di vitalità,  leggere, scambiare libri, consigli alimentari,
Non so ci sono altre mille cose, mille passioni, aggiungetele e condividetele voi nella nostra comunità con impegno e TANTA TANTA FIDUCIA NELL' ESSERE UMANO.
BUONA COMUNITA' DI INTENTI A TUTTI NOI ESSERI UMANI

venerdì 24 novembre 2017

Per non cadere nelle trappole del dualismo pro/contro

Vi riporto una citazione di Franco Berrino, medico patologo, già direttore del dipartimento di medicina preventiva dell' Istituto Nazionale Tumori di Milano.
Tratta dal libro "Il Cibo dell' Uomo",  un libro che consiglio poiché è un saggio sull' alimentazione , un saggio in cui il cibo viene vissuto come principale cura alle malattie degenerative, là dove l' alimentazione risulta essere, grazie agli studi scientifici degli ultimi decenni, una scienza esatta in grado di ammalare e di curare.
In una pagina del suo libro riferendosi a titoli di giornale sul legame consumo di carne e malattie degenerative come il cancro, quindi riferendosi alla carne come alimento cancerogeno dice....
.....Questi titoli ricordano quelli che anni fa accompagnavano gli articoli di giornale sul tabacco...controversie sul rischio da sigarette ....All' industria non interessa negare,  sarebbe controproducente negare l' evidenza, all' industria interessa insinuare che esistono pareri contrastanti anche fra gli scenziati e gli esperti, in modo che il lettore non competente possa scegliere  dove stare, e IN GENERE SI SCEGLIE DOVE FA PIÙ COMODO....

Io aggiungo che la stessa procedura è stata applicata nel dualismo provax / freevax, che in questi giorni vengono comodamente etichettati novax così per accentuare il conflitto.
In questo modo in massa si sceglie la comodità di credere che il sistema sanitario ci tuteli, poiché costa troppa fatica e richiede troppo tempo leggersi libri e ricerche scientifiche che fanno crollare queste certezze sociali. I vaccini che si voglia vederlo o meno, hanno fatto danni, i danneggiati da vaccino esistono, esiste la legge che li dovrebbe tutelare, e si sa che i danneggiati sono sotto stimati , poiché spesso molti non denunciano le reazioni avverse , per timore del giudizio e del confronto.
Molti per orgoglio non vogliono riconoscere le falle del sistema, e questo orgoglio diventa causa principale di tensioni interne, di rigidità mentali poiché ammettere di avere creduto ciecamente ad un sistema spesso crea dolore e si resiste anche negando l' evidenza di fronte ai numeri reali dei danneggiati da vaccino.
L' uomo occidentale ha tanto bisogno di umiltà e di studio...quello vero fatto di dubbi, non quello manipolato da Tv, Media e Giornalismo giudicante.
L' uomo occidentale ha tanto bisogno di tempo, di tempo per leggere, informarsi , ma anche questo astutamente viene portato via dal lavoro, sempre più avvolgente, un lavoro che avvolge le menti portandole ad una rigida struttura compatta fatta di pensieri categorici che non danno spazio ad altre interpretazioni.
Letture sui limiti delle vaccinazioni potrebbero essere oltre ai libri di Gava, Montanari , Serravalle
anche il libro ..I vaccini sono un' illusione...dell' immunologa Tetyana Obukhanych.
E che i dubbi finalmente siano con noi..e solo dopo avere dubitato si possa decidere se vaccinare o meno!!!