venerdì 16 marzo 2018

Partendo dalla fisica quantistica

Condividere felicità e cambiamenti evolutivi credo, anzi sento, essere il nocciolo della vita..un po' come essere dentro la madre terra, al centro nel suo meraviglioso nucleo e condividere la sua infinita rotazione.
Come si può dedurre dalle scoperte della fisica quantistica che vanno interpretate senza paura..vedi entanglement, doppia fenditura, principio di incertezza....siamo alla fine di una storia plurimillenaria che ha separato l'eros dalle emozioni cioè dalla psiche.
Ora nel presente, ci sono esseri umani che li riconciliano, ascendono verso la trasparenza e la comunione con il tutto, ovvero la SINTROPIA ed altri esseri umani che continuano a precipitare nel caos, nei conflitti e nell'entropia crescente (per i dettagli vedi i libri di Giuliana Conforto).
Come dice Giuliana Conforto, l'ascesa implica sincerità, trasparenza, amicizia e perdono autentico verso se stessi, consapevoli del fatto che in apparenza siamo tutti congiunti ma la comunicazione tra i 2 mondi sta divenendo sempre più difficile soprattutto generata da paura del pensiero diverso, dell'azione diversa.
La società nuova implica un cambio nel modo di comunicare entrando in relazione con le forze universali.

Tutto si sta connettendo e l'enorme scetticismo occidentale con la sua necessità di verificare sempre solo nel visibile, trascura più del  95 % dell'energia chiamata oscura fatta di filamenti infiniti. Del resto ripeto basta studiare l'entanglement e rafforzare il tutto con il principio di incertezza.
Forti di questa nuova consapevolezza dobbiamo collegarci con determinazione e INTENTO a questa frase di Niels Bohr, uno dei padri della meccanica quantistica:
Ogni essere  umano di valore deve essere un radicale e un ribelle, quello a cui deve puntare è rendere le cose migliori di quello che sono.

Noi dobbiamo ambire ad una condizione naturale dell'essere umano fatta di gioia piena e incondizionata rendendoci conto che la sofferenza è l'effetto di errori di interpretazione della realtà da parte della mente come dice Fabio Marchesi.

Quindi non ci resta che sperimentare nuove forme di condivisione attraverso l'educazione per esempio fatta senza troppe aspettative di apprendimento visibile.
Cosa intendo per visibile? VIsibile è per esempio la forma del nozionismo che ha invaso il sistema scolastico. Ciò che desiderano genitori ed educatori sono bambini e ragazzi che incamerano dati, numeri, conoscenze accertate e verificate non contemplando mai l'incertezza e il caso.
Invece oggi i ragazzi hanno bisogno di EMOZIONI , quante poche emozioni positive , gioia e fiducia per esempio, sperimentano a scuola.
La strada educativa è la chiave per una società collaborativa, dove il contatto con il verde educa al sentire l'altro e cio' che ci circonda.
Dove il muoversi liberi, dove il potere esprimere parole senza essere rinchiusi da schemi di diritto di parola, aiuta in modo naturale a comprendere che tutti, con quelle parole dette a volte magari anche a caso, abbiamo lo stesso diritto di esprimerci e lo stesso valore nell'esprimerci!
Talvolta visto  da fuori può apparire caos espressivo, ma poi da quelle parole escono forme corporee emotive, escono ascolto verso l'altro, escono conflitti irrisolti che vanno in soluzione...Lasciare andare le parole aiuta, l'unica attenzione che per esempio richiedevo ieri mentre interpretavamo figure dello yoga, era quella di non urlare poichè diventa un' escalation e si sente chi urla più forte.
Ma quanto bisogno hanno di esprimersi, di sentirsi utili nell' interpretare una lezione diventando loro i principali educatori.
Quanto bisogno abbiamo tutti di uscire da ruoli fissi, non siamo solo genitori, non siamo solo educatori, non siamo solo bambini, non siamo solo il nostro lavoro, non siamo una classe sociale...siamo tutti parte di una società che finalmente deve riuscire a rendere tutti importanti, tutti parte di un progetto unico.
Ma per fare ciò dobbiamo prima di tutto smettere di sentirci meno utili di altri, dobbiamo renderci utili andando oltre le nostre conoscenze entrando in un infinito desiderio di apprendere dalla vita per evitare di arrivare un giorno, guardandoci indietro, ad accorgerci di non avere vissuto !