martedì 4 dicembre 2018

educazione famigliare..IL TEMPO SI DILATA

Educare a casa richiede un impegno profondo poichè ci si chiede spesso ...perchè? perchè lo facciamo? ...E' giusto porsi  questa domanda, non bisogna temere i dubbi, bisogna invece risolvere e mettere soluzione ai dubbi :
 per mettere in pratica queste soluzioni occorre creare nuove esperienze, per esempio cambiare metodo di studio, cambiare le materie di studio...faticoso ma poi con pazienza tutto ricomincia a fluire.
Perciò se si sta studiando in modo continuativo tutte le mattine e si percepisce una fatica cronica ci si deve mettere in discussione.
Questo continuo mettersi in gioco dovrebbe esistere anche per la scuola, la popolazione dovrebbe chiedersi perchè si debba percepire lo studio come una fatica e non come un piacere...occorre chiedersi perchè i bambini non possano più avere tempo per sè , per annoiarsi, e perchè si percepisce come felice un bambino incastrato tra un impegno e l'altro senza osservare la stanchezza di quel bambino.
Io mi chiedo perchè i bambini dobbiamo a tutti i costi rinchiuderli tra di loro, la famosa socializzazione, forzata, aggiungo io, e non liberarli tra alberi, cielo, sole, animali, nuvole,bambini, foglie che crescono e che cadono, fiori che spuntano e appassiscono....occorre mettere la natura come luogo di socializzazione non l'aula.
Siamo così sicuri che sia utile solo, e dico, solo la socializzazione tra coetanei oltre ogni altra cosa???
Io non lo penso, prima di tutto ho provato e visto crescere i miei figli tra adulti , coetanei, ragazzi più grandi, bambini più piccoli , circondati da gente che entrava ed usciva dal nostro cortile, di sera, per feste, cene in amicizia, per lavoro, per ritirare una cassetta di verdure o farine,  per parlare di agricoltura, per chiedere informazioni e finire a scambiarsi opinioni sulla corsa e tante altre relazioni casuali o meno.
Intendo dire che , se la famiglia costruisce relazioni, il bambino cresce nella fiducia e nel dialogo senza necessità di rinchiudersi tra mura con altri coetanei per imparare a relazionarsi.
Le amicizie non sono imposte, ma diventano reali, i bambini possono finalmente avere il tempo per uscire con gli amici con cui stanno bene, poichè il tempo è ciò che manca ai bambini...il  tempo per l'improvvisazione.
Tutte le giornate gli vengono imposte e riempite dai genitori con occupazioni quando la cosa migliore sarebbe portarli al parco in ogni stagione per vivere i cambiamenti, per sentire i rumori, i canti, il fruscio, per vedere i colori e le forme della natura cambiare.

Ma per nutrirsi di cambiamenti e di sensazioni occorre un tempo prolungato non un tempo occupato.
Occorre DILATARE IL TEMPO..

Ma se osserviamo bene, ora i parchi sono raramente invasi da bambini poichè dopo la scuola, ovvero dopo le 16, vi è la danza, il calcio, l'atletica, il basket, il nuoto e spesso non basta una sola attività dopo averli rinchiusi 8 ore, spesso i genitori ne scelgono 2. Questi bambini poi diventeranno ragazzi e lì esploderà la vera necessità di una relazione autentica , di vedere gli amici più spesso e purtroppo lo sport verrà vissuto come un impegno che porta via loro il tempo  necessario per lo studio e le nuove amicizie.
Io vedo così fortemente una scuola in grado solo di imporre la disciplina dello studio attraverso la competitività del voto e non in grado di curare il corpo attraverso lo sport.
Questo occorrerebbe chiedere alla scuola oggi, occupatevi del corpo, non solo di nozioni che riempiono la mente...In quelle lunghe ore accrescete le loro abilità che serviranno ad accrescere anche la capacità di studiare.  La scuola inoltre deve spiegare perchè ammette le relazioni corpo mente, accettando la psicomotricità per i bambini con problematiche di apprendimento e  queste relazioni non le coltiva per tutti i bambini.
I ragazzi di oggi, gli adolescenti di oggi, nonostante da piccoli praticassero sport imposti, sono per la maggior parte pigri e insofferenti verso la fatica sportiva.
Come è possibile???
 Ha preso troppa forza l'arte dell'imposizione, dallo studio allo sport, tutto viene vissuto come un sacrificio e non come un piacere.
Del resto spesso anche gli adulti praticano lavori in cui non provano piacere, in cui vi è stato un' adattamento forzato al sacrificio , privo di piacere.
Ma gli adolescenti di oggi credo non siano più in grado di adattarsi ad un tale sacrificio e questo per fortuna porterà ad un ' evoluzione sociale.
I bambini, gli adolescenti e gli adulti del futuro inizieranno a voler provare piacere in massa quando praticheranno qualsiasi attività....studio, sport, lavoro.

Se devo descrivere l'emozione della nostra scelta, sicuramente la prima emozione è di sacrificio anche faticoso spesso, in alcuni passaggi.
Credo sia distorto dare un'immagine bucolica dell' educazione famigliare , ma il risultato è talmente appagante che si crea una percezione costante di Libertà di espressione, libertà di scelta, libertà di cura della propria vita.
E i bambini per crescere hanno bisogno di LIBERTA' ma questo spesso gli adulti se lo dimenticano perchè gli adulti di oggi sono cresciuti in aree urbane e non hanno vissuto la campagna e la natura quotidianamente, perciò loro stessi sono vittime del sistema educativo contemporaneo.

Facciamo un esempio concreto....

Quando i bambini homeschoolers arrivano qui a Solesereno , la prima pratica e direi l'unica per cui ha senso fare tanta strada per portare dei bambini dalla città alla campagna è la camminata tra i campi, e serve almeno un'ora
  per vederli rilassare, entrare in contatto con ciò che li circonda, iniziare a porre domande, a sdraiarsi nell'erba, a non mostrare aggressività...
Almeno un'ora per vedere un viso rilassato, per passare dalla tensione al sorriso.
Certo non bisogna generalizzare, non è così per tutti, ma di una cosa abbiamo certezza, tutti gli esseri umani necessitano di vita all'aria aperta per ricominciare ad entrare in un contatto autentico con l'altro e tra le mura si crea aria stantia, soprattutto quando queste mura diventano una routine scolastica , lavorativa e famigliare.
Aria , vita collegata alla natura e il tempo e le emozioni prendono un ritmo nuovo...
UN RITMO LENTO, PROFONDO E VERO.

Oggi il ritmo sociale è troppo veloce, poco riflessivo ed intriso di paure, un ritmo che ha stancato molte persone e per cui molte persone hanno iniziato a fare scelte e a creare nuovi ambienti più umanizzati dove si ride e si ironizza sulle paure dandogli una dimensione più realistica.
Io mi immagino la natura ridere di noi umani  nel vederci spaventati per un imprevisto che ostacola la routine, quando la vita collegata alle stagioni è nell'essenza .....Imprevisto e discontinuità.