mercoledì 12 ottobre 2016

Riflessioni educative tratte dal libro "Oziando si impara"

Mi piace l'idea di condividere alcune letture tratte da libri, quei libri che accompagnano i cambiamenti nella vita.
Questa lettura viene dal libro OZIANDO SI MIPARA di Tom Hodgkinson.
Aiuta a riflettere ma soprattutto a capire da dove viene la scuola!

Buone riflessioni autunnali.

Apriamo questo argomento con un'idea paradossale : per istruire al meglio vostro figlio dovete istruirlo il meno possibile!
Nel mondo c'è troppa istruzione organizzata,formale, un'istruzione che significa lavaggio del cervello, babysitteraggio gratuito....
....Vale la pena di ircordare che l'esplosione delle scuole secondarie nel XVI e XVII secolo nacque dall'idea protestante secondo cui i bambini potevano essere forgiati affinché diventassero esseri fedeli dell'economia e di Dio.
A differenza del sistema medievale che accettava un'enorme varietà di approcci alla vita, compresi la mediocrità e l'ozio, con la Riforma l'esistenza umana cominciò ad essere standardizzata e idealizzata.
Fuori la vita contemplativa, dentro la fatica del lavoro.
Nella cultura cominciò a farsi strada un modello astratto di perfezione ; cominciò a farsi strada l'idea che l'uomo sia stato messo su questa terra per lavorare e migliorarsi........... Anche tra gli educatori protestanti si pensava che se le persone avessero imparato a leggere sarebbe stato più facile controllare le idee a cui erano esposte. Si potevano scegliere i libri per il popolo in un modo che non era possibile per i predicatori.........Qui possiamo scorgere le basi ideologiche dell'odierno sistema scolastico: l'istruzione è un insegnamentodi precetti morali, e la lettura è apprezzata n quanto rende più facile il lavaggio del cervello e aiuta l'individuo a fare la propria parte nel mondo dei consumi.
Oggi le proteste degli insegnanti sono tendenzialmente di 2 tipi: in primo luogo si lamentano a causa della burocrazia, della centralizzazione dell'istruzione e del ferreo controllo imposto dal governo; in secondo luogo si lamentano perché devono limitarsi a preparare i ragazzi per li mercato del lavoro. Devono produrre piccole api operaie obbedienti e convincerle che la LIBERTÀ sia farsi schiavizzare dalle grandi aziende.
Dunque la storia ci offre un quadro confuso! L'istruzione è consoderata da alcunibcome una strada per la LIBERTÀ e da altri come un metodo di lavaggio del cervello. L'obiettivo dell'educatore ozioso è che i bambini possiedano cervello e fegato, per usare le parole di D. H. Lawrence. Ruolo dell'educatore ozioso è anche garantire che i bambini si divertano Qui ed Ora, nel PRESENTE.
Francamente tutti i libri moderni sulla cura dei figli che ho letto, per quanto le loro idee possano essere liberali e benintenzionate, parlano di investire nel futuro; io preferirei leggere qualcosa sulla contemplazione del presente. Insistiamo ancora a credere che il presente non sia davvero importante e che dovremmo interessarci al futuro. Anche il verbo..investire.. mi riempie d'orrore: come se i bambini fossero piccole imprese capitalistiche in cui dobbiamo imvestire adesso per avere una sorta di utlle in futuro in termini economici.
L'idea stessa di FUTURO è un concetto capitalistico, e la sua controparte religiosa sta nel principio protestante di "salvezza".
NO, noi dobbiamo lavorare per garantire che ogni istante di ogni giorno sia pieno di PIACERE, GIOIA, DIVERTIMENTO, RISATE E PASSIONE.
Per D. H. Lawrence  l'istruzione non è altro che insegnare  a leggere e scrivere, e ogni tipo di insegnamento morale dovrebbe essere completamente evitato.
Se ci accontentassimo di insegnare a un bambino a leggere, a scrivere e a fare quel po'di aritmetica, proprio come in un periodo precedente gli insegniamo a camminare  e a parlare, affinché possa  percorrere da solo la sua piccola strada sulla terra trotterellando con andatura incerta, sarebbe perfetto.
Insegnate le tre R (leggere, scrivere,  far di conto) poi procedete con una certa quantità di istruzione tecnica , in peparazione del lavoro che verrà. Per il resto per tutto quello che riguarda il bambino in sé,  lasciatelo in pace!
Oggi nelle scuole, si pone l'accento sugli insegnamenti morali già a partire da un'età molto tenera. Con la consueta aridità,  ai bambini si assegnano obiettivi etici da conseguire.
I bambini di 6 anni non hanno culture e convinzioni! Possiamo essere d'accordo su alcuni di questi precetti etici oppure no, ma il punto è un altro: lo Stato interferisce troppo nel tentativo di forgiare l'etica di un'intera nazione. Lo Stato! Che poi è semplicemente privo di morale e si fonda sugli interessi di un'oligarchia.
Perché mai dovrebbe dire ai nostri bambini come comportarsi? Bertrand Russell ci spiega che la gestione statale dell'istruzione è un fenomeno recente:
"L'interesse dello Stato per l'istruzione è molto recente. Non esisteva nell'antichità né nel medioevo; fino al rinascimento soltanto la Chiesa dava valore all'istruzione. Il Rinascimento creò un interesse per l'educazione da alto livello. La Riforma , in Inghilterra ed in Germania portò ad un desiderio da parte dello Stato di esercitare un qualche controllo sulle università e sui ginnasi per impedire che divenissero focolai di papismo."

Dobbiamo opporci al controllo da parte dello Stato, come dice Bertrand Russell riguardo alla malvagità morale di un preside: questa indicava tutto ciò che egli voleva cambiare nei propri allievi.
La moralità è un concetto relativo e non dovrebbe essere controllato dallo Stato.
Le giornate scolastiche sono troppo lunghe. Lawrence raccomandava 3 ore di attività intellettuali e 1 ora dedicata alla preparazione fisica e/o domestica. Questa idea si adatterebbe alla giornata di lavoro del genitore ozioso:  3 o 4 ore e arrivederci. Potete trascorrere il resto del giorno rimanendo sdraiati al sole; i vostri bimbi intanto possono giocare da qualche parte..
Dovreste poi  imparare assieme a loro le arti dell'idraulica, della falegnameria, del giardinaggio e della pittura , competenze che faranno dei vostri figli individui orgogliosi, capaci e indipendenti.
Se la scuola esercita un'attrattiva superficiale in quanto servizio di babysitteraggio gratuito che concede un po' di pace durante il giorno, in realtà il genitore ozioso si assumerà una buona dose di responsabilità nell'educazione dei piccoli.
Quali sono dunque le aleternative? Qualcuno di voi andrà fino in fondo e sceglierà l'istruzione famigliare, un 'opzione magnifica.
L'obiezine principale all'istruzione famigliare, avanzata da chi non ha riflettuto a fondo sulla questione , è che la scuola provvede a una vita sociale.
Chi decide di istruire i figli a casa ribatte con un'argomentazione convincente, osservando che la vita sociale a scuola non è necessariamente salutare: in gran parte delle scuole e delle classi la vita sociale è meschina, basata sullo status sociale, competitiva e snob.
Sottolinea anche che per i genitori è facile organizzare una vita sociale per i figli:  gli amici vengono a giocare a casa, si formano gruppi di apprendimento con altri genitori della zona che hanno optato per l'istruzione famigliare, e c'è la possibilità di fare innumerevoli sport, attività all'aperto etc.
Inoltre, queste attività extrascolastiche si basano su un mutuo interesse ed emergono da una scelta e non da una necessità.
L'istruzione famigliare, d'altra parte, può apparire scoraggiante. L'esperienza con nostro figlio Arthur non è stata di grande successo, lui sembra molto più felice a scuola e siamo stati fortunati poiché i nostri figli frequentano una piccola scuola elementare di campagna  dove apprezzano i contributi dall'esterno : io insegno l'ukulele e mia moglie Victoria contribuisce al gruppo teatrale..
Il fattore più importante resta comunque l'atteggiamento mentale dei genitori. Se rispettate i vostri figli, se non state tentando di forgiarli per trasformarli in ideali perfetti, allora tutte le opzioni sono valide. Non  stiamo parlando di un elenco perfetto di regole da applicare per renderli felici.
In realtà non miriamo nemmeno alla felicità; miriamo a ottenere per noi e per loro, VIGORE, LIBERTÀ, SODDISFAZIONE e PIACERE.
Anche la semplice consapevolezza dei limiti della scuola come luogo preposto all'istruzione può essere sufficiente a emancipare i nostri bambini.
Dobbiamo abbandonare la ricerca della perfezione e anche il bisogno di autorità.  Neill avverte : l'adulto ha perseguito la perfezione nella propria vita, ha miseramente fallito quel traguardo e ora tenta di trovare la perfezione nei suoi figli.
Questo rischio è reale tanto per i genitori apparentemente illuminati quanto per quelli tradizionali.
La cosa bella dell'istruzione privata è che non è gestita dallo Stato e curiosamente molte scuole private sono più vicine all'idea di anarchia scolastica rispetto alle  strutture pubbliche  come per esempio la famosa Summerhill School.
Per esempio ad Eton College viene data la possibilità di cooperare ai giovani. Un ex direttore di Eton sottolinea il fatto che educare significa rendere disponibili ambienti in cui le persone possano sviluppare i loro interessi,  affinché possano imparare ad essere individui autonomi.
Sostiene inoltre che in questo modo all'élite viene data l'educazione per essere libera, mentre gli altri restano inchiodati ad ideologie filogovernative.
Inoltre ad Eton vi sono poche ore di frequenza rispetto alla scuola pubblica e  questo è un enorme controsenso visto che Eton  è un college che ha formato persone come Aldous Huxley e George Orwell. Questo tenderebbe a dimostrare il paradosso enunciato all'inizio...cioè fare di meno significa fare di più!
Occorre incoraggiare i propri figli a creare associazioni e a contestare le autorità nei loro istituti, permettere loro di finire la scuola con una settimana di anticipo, tenerli a casa di venerdì e portarli all'aria aperta o in campeggio!!
Mi piacerebbe assistere alla distruzione completa del sistema educativo odierno: vorrei che fosse sostituito da una libertà totale in cui i singoli insegnanti possono fare pubblicità ai propri servizi, le scuole possono consistere di 3 o 1000 allievi e i genitori possono riunirsi con semplicità e ingaggiare insegnanti per i propri figli.
Così la scuola di comunità potrebbe essere un luogo fantastico, rinunciando a lussi inutili , spendendoli nell'educazione.
Un'idea potrebbe essere ...avere 3 trimestri da 11 settimane ciascuno interrotto da 1 settimana di vacanza. Sono 150 giorni di scuola all'anno. Quando imparare diventa una scelta volontaria dei bambini, e quando losi fa in piccoli gruppi, allora l'apprendimento risulta più rapido.Tutto ciò lascia più tempo da dedicare all'ozio, tempo per correre liberi senza essere controllati. Inoltre aiuta il piccolo a sviluppare qualità come l'AUDACIA, l'AUTOSUFFICIENZA, il CORAGGIO e la FIDUCIA IN SE STESSO, che sono segni distintivi del bambino cresciuto nell'ozio.
L'idea fondamentale è LIBERARE LA VOSTRA MENTE. Ci sono alternative reali all'istruzione statale  a tempo pieno. E chi persegue la libertà deve partire da una domanda importante: le scuole educano? Oppure tediano i ragazzi fino a condurli all'obbedienza  e li preparano a una vita impotente di impieghi fissi e preoccupazioni finanziarie?
Noi amanti dell'ozio vogliamo essere liberi da tutto ciò.  I progressisti sosterranno che l'istruzione pubblica è una buona cosa, e senza dubbio ci sono persone di origini proletarie che sono riconoscenti per l'istruzione ricevuta...Ma non sono persone brillanti che si sarebvero istruite comunque?
Ed è probabile che siano più numerosi gli esempi di persone che, dopo avere frequentato le scuole pubbliche, sono state ridotte ad uno stato di schiavitù.
Se consideriamo alcuni dei nostri migliori pensatori, è impressionante quanti di loro non sono andati a scuola, ma  sono stati autodidatti o hanno avuto precettori.
Il modello a cui guardo è un modello caratterizzato da una DUTTILITÀ  e da una LIBERTÀ TOTALE.
Dobbiamo creare nuove scuole e prendere l'istruzione nelle nostre mani.
E non dobbiamo chiedere il permesso a nessuno: SIAMO LIBERI DI FARE CIO' CHE VOGLIAMO!!!

                                                                                                                                              TOM HODGKINSON   "Oziando si impara"