martedì 17 gennaio 2017

Yoga e posturale in aiuto a sportivi e non solo.

Talvolta basta un attimo e da queste giornate fredde e ventose di gennaio si balza alla primavera. Si entra nella fatica del risveglio.
La primavera è una stagione luminosa, ma rimane comunque destabilizzante per il corpo.
Il bisogno di luce e di uscire dal letargo rende impegnativa la transizione dall'inverno alla primavera.
Ancora più difficoltosa risulta se ci troviamo alle spalle un inverno in cui abbiamo ecceduto nel cibo, se siamo cresciuti più di 2 o 3 kg, se abbiamo ecceduto in proteine animali o in cibi carichi di tossine, per esempio un classico eccesso di farine bianche e prodotti da forno dolci o salati.
Non è facile nemmeno per uno sportivo che può sentirsi  debole, "cotto": questa fase viene definita sindrome da "burnout", sindrome da sfinimento, in genere dovuto al sovrallenamento sportivo.
È qui che lo yoga o le pratiche posturali possono aiutare la transizione primaverile anche per uno sportivo, aiutando a imparare a vivere in sintonia con le stagioni della vita e in armonia  con la trasformazione del corpo.
Lo yoga/posturale aiuta a non smettere di fare attività sportiva e ad accogliere i  limiti fisici connessi alla stagionalità come occasioni per fermarsi e cambiare atteggiamento verso l'attività che si sta coltivando. Aiuta a passare da un atteggiamento competitivo a uno di piacere, di ascolto per il puro piacere di farlo.
Lo yoga/posturale può aiutare a ritrovare energia dinamica  e fluidità psicofisica con la pratica di torsioni , che agiscono sul corpo come quando si strizza uno straccio, strizzando così il fegato per riattivarlo.
Dopo le torsioni possono seguire posizioni di apertura passiva o verso la fine posizioni capovolte per privilegiare il riposo e il relax del sistema nervoso autonomo.
Nell'avvicendarsi delle posizioni dello yoga dinamico, si parte da un lungo percorso di stabilizzazioni , in cui si privilegia l'equilibrio e la forza muscolare per evitare posture scorrette quotidiane.
Queste sequenze aumentano il calore corporeo e attivano lo scarico tossinico.
La disintossicazione non è solo eliminazione delle tossine dal corpo, ma significa anche aiutare il corpo a compiere ciò che sta già cercando di fare, autoguarirsi con il respiro ed il rilassamento.
Lo yoga/ posturale  possono essere attività collaterali nel favorire il rilassamento e potenziare il sistema nervoso parasimpatico, o autonomo, che contrasta il rilascio di ormoni dello stress come il cortisolo, che rallenta il processo di disintossicazione.
In parole semplici, chi viene da un periodo di stress, di superlavoro, e per superlavoro intendo oltre 6 ore di lavoro eseguito in tensione , ha sicuramente attivato le ghiandole surrenali a produrre cortisolo che naturalmente ostacola il processo di disintossicazione.
Insomma se non si dedicano almeno 2 ore alla settimana a se stessi, alla respirazione, si rischia un 'intossicazione non solo da scorie del cibo e perciò il cibo solamente non può bastare.
Ed ecco presentarsi la formula ottimale decantata in tutte le ricerche per mantenersi in salute....attività fisica quotidiana possibilmente anche meditativa (per meditazione si intende anche una camminata lungo sentieri di campagna in silenzio per almeno 30 minuti) + alimentazione quotidiana bilanciata con poche proteine animali , tante verdure crude, cereali integrali , e proteine vegetali da introdurre ogni giorno.

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