giovedì 30 maggio 2013

BARATTO NEI CAMPI E NON SOLO

E' da  circa un mese che Giorgio è qui a Sole Sereno e che si lascia trasportare dalle esperienze della terra, quelle classiche..trapianti, l' odore della terra, il calore del sole sulla pelle e io posso dire di averlo visto trasformato nel volto..un viso più aperto e un sorriso più ampio. Parliamo di quello che prova ma ieri entrando in casa aveva addosso una soddisfazione che non gli avevo mai visto!
E l'argomento che gli aveva trasformato la giornata era il BARATTO.
Così insieme abbiamo pensato di inserire queste esperienze che sono sempre più numerose e sempre piacevoli.
Io amo barattare le mie lezioni posturali con i pantaloni confezionati dalla mia creativa amica Sara e ormai lo facciamo da anni. In queste settimane con un amico musicista  abbiamo avviato uno scambio tra le nostre verdure e fragole e le lezioni di chitarra a Tommaso. Però mi piace ricordare che il baratto deve avvenire naturalmente, cioè tra oggetti o prestazioni di cui si ha necessità e non deve divenire futile poiché perderebbe il suo valore e la soddisfazione che ne consegue.

 Ma ora lascio che sia Giorgio a descrivere la sua esperienza.



 Ciao

Posso parlarvi del baratto? (tanto ve ne parlo ugualmente... tuttalpiù non continuerete a leggermi)


Credo sia una conseguenza o una manifestazione del rispetto che esiste fra due persone.
E cos'è il rispetto se non il presupposto indispensabile per un'amicizia?
Ma l'amicizia si nutre anche di condivisione.
E di semplicità.

Ed ecco un'interessante equazione:
rispetto + amicizia + condivisione + semplicità = BARATTO (e certamente il risultato, con gli stessi addendi, potrebbe essere anche molto diverso, ma oggi voglio parlarvi di baratto...)

Preambolo.
Alcuni mesi or sono decisi, in modo vile, di prendermi un mese sabatico dalla quotidianità del lavoro di tecnologo alimentare, tutto dedito alla sicurezza alimentare in aziende agricole, in realtà di trasformazione ed in mense scolastiche (più qualcosina d'altro). Scelta unilaterale (e perciò vile), ancorché "accettata" dalla mia compagna di vita (e dai miei tre figli).
Dettaglio: questo mese sabatico l'avrei passato senza di loro nella campagna ferrarese a fare il contadino aggiunto presso una coppia di Amici che di questo vivono.

Ma veniamo al dunque.
Approfittando di una giornata libera dovuta alla forzata assenza del mio "datore di lavoro", ho pensato di dedicare il mio tempo per confezionare un regalo ad un'altra coppia di Amici che a breve si trasferiranno nelle stesse ridenti lande proprio per iniziare la carriera di lavoratori della terra. Il regalo consisteva (e consiste) nel procurare una decina di quintali di ben maturo letame bovino da depositare in un campo per coltivar zucche violine, ma alla maniera dei vecchi delle mie parti, Brescia (i semi messi direttamente in un consistente cumulo di letame che, oltre ad essere fonte di nutrimento per le piante, funge anche da riserva idrica nei momenti siccitosi).

Dove procurarlo? Max, il mio mentore in terra di pianura, mi ha guidato verso un'azienda agricola che fa dell'allevamento biodinamico di bovini da carne, una delle basi dell'attività agrituristica che li rende orgogliosamente conosciuti come un'ottima locanda dove gustare cibi genuini.
Dopo avermi caricato il cassone del pick-up con circa 10 quintali di letame, Marco, il padrone di casa, mi ha confessato che proprio per l'amicizia (comune) con Max, invece di chiedermi un riconoscimento in denaro per il profumato "oro nero" di cui mi aveva riempito il cassone, avrei potuto ripagarlo con un aiuto nei momenti più tesi.

Non per negargli questa possibilità (i lavori manuali mi soddisfano molto), ma ho pensato di chiedergli se fosse a conoscenza della mia professione. Avendogli spiegato in cosa consiste ed avendogli permesso di superare un momento di incertezza dato dal fatto che in un tizio con jeans da lavoro (unti, consunti e letamati) e maglietta, è difficile vedere un tecnologo alimentare del tipo giaccaecravatta, l'ho visto illuminarsi e dirmi che, effettivamente, un'occhiatina alla loro conformità al dettato delle norme cogenti in campo alimentare... è proprio quello di cui stava discutendo con la consorte nei giorni più recenti.

Nulla succede per caso (la legge dell'attrazione - n.d.r.).

Ed eccomi quindi a passare un paio di orette fra le abituali carte (alla faccia del mese sabatico), ma felice di potermi rendere utile ad un nuovo amico (AMICIZIA), con il quale condivido principi di vita (CONDIVISIONE) e con il quale abbiamo, con SEMPLICITÀ, pattuito uno scambio di favori rispettando reciprocamente il valore dato al bene messo a disposizione dall'altro (RISPETTO).

Che dire?
I CONTI TORNANO!

Sempre, con il baratto.
 giorgio
 (grazie di avermi letto fino alla fine)












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